Il cammino quaresimale è un invito a intercettare le direttrici della vita autentica, quella che restituisce l’uomo a se stesso, agli altri e a Dio.
- L’elemosina. È il modo con cui ci ricordiamo degli altri, anche dei poveri della terra. Essi ci misurano sui livelli dell’amore, del dono, della generosità. E della nostra umanità, perché senza l’amore, chi è l’uomo? Cerca un’elemosina buona da fare: di denaro, di tempo, di opportunità da donare a qualcuno, magari un lavoro
- La preghiera quaresimale non è legata tanto alle nostre parole ma all’ascolto di quello che ci dice il Signore. Recupera un messalino quotidiano o cerca in rete il vangelo del giorno. Ascolta, tieni in mente un versetto, trasformalo in invocazione, in ringraziamento. Se non ti viene nessuna preghiera, basta il Padre nostro. È la preghiera di Gesù: lì dentro c’è tutto.
- Il digiuno. Ti consente di ricordare quello che nutre veramente e che sono false le pretese di chi vuole sostituirsi al Signore e alla vita con lui. Digiuna dai cibi costosi, dai divertimenti mondani, dalle chiacchiere inutili, dal fumo e dall’alcol, dalla volgarità, dalla rete quando rischia di catturarti. Non è facile il digiuno: appena lo si fa, si avverte una carenza. Ma forse è proprio quello che dichiara la dipendenza e il tuo bisogno di libertà.
Ogni Mercoledì del Tempo di Quaresima
- ore 7:40 – Buongiorno Gesù – preghiera per tutti i ragazzi prima della scuola.
- ore 9:00 – Santa Messa con la predicazione quaresimale dedicata ai vizi capitali (gola, ira, accidia)
Confessioni
Le confessioni sono possibili ogni giorno dopo la Santa Messa del mattino ed in particolar modo:
Santuario della Crocetta | Chiesa Parrocchiale |
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Mercoledì mattina (dalle 9:00 alle 11:00) Venerdì pomeriggio (dalle 16:00 alle 18:00) Sabato (dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 15:30 alle 18:00) | Sabato mattina (dalle 9:00 alle 11:00) Sabato pomeriggio (dalle 15:30 alle 18:00) Ci sarà anche la presenza di un confessore salesiano straordinario ogni sabato di quaresima (dalle 9:00 alle 11:00) |
Adorazione Eucaristica
Santuario della Crocetta | Chiesa Parrocchiale |
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Ogni domenica pomeriggio con esposizione del Santissimo alle ore 15:30 e conclusione con la recita dei vespri alle 16:15 | Ogni giovedì alle ore 17:30 |
Un pane per amor di Dio
È l’offerta quaresimale della chiesa di Treviso che viene usata per sostenere le attività caritative nelle missioni diocesane. Cassetta delle offerte in centro alla chiesa.
22 febbraio – Mercoledì delle Ceneri
Sante Messe in Chiesa Parrocchiale alle ore 15:00 e 19:00
Con un pizzico di cenere sul capo inizia il tempo della quaresima. Un segno austero che ricorda la verità della vita.
Cenere come le nostre pretese assurde, i nostri sogni di gloria, di grandezza che durano poco: impara a valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca di quelli del cielo.
Cenere come coltre che copre il fuoco del vangelo: impara a soffiarvi sopra per ravvivarne la fiamma, la conoscenza, la frequentazione, la testimonianza.
Cenere come l’antico additivo di un bucato d’altri tempi, che purificava, che sbiancava i tessuti per restituirli alla bellezza originaria: ripulisci la tua vita dalle tracce del male, lascia che il Signore ti rigeneri e ti guarisca.
Cenere come quella che riposa nei cimiteri, a ricordarti la fine dei giorni e la speranza di un Dio che soffia sulle ossa inaridite e fa nuove tutte le cose.
Cenere come quella che produce l’uomo con la sua follia bellica, come quella di un violento terremoto che tutto distrugge: polvere che può essere vinta dal dialogo, dalla ricerca della pace, dalla solidarietà degli uomini.
Quante cose ci racconta la cenere! Ci accostiamo all’antico simbolo, incoraggiati dalle parole di Gesù, quelle che ci strappano da strade senza uscita e ci conducono su sentieri di vita: Convertitevi e credete al Vangelo.
Il mercoledì delle Ceneri è giorno di astinenza dalle carni e dai cibi ricercati e di digiuno. All’astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto il 14° anno di età; al digiuno, invece, tutti i maggiorenni fino al 60° anno. Non è dieta, ma segno che ricorda la fame nostra e degli altri, di chi non ha cibo e di chi, avendone troppo, dimentica che non tutto nutre allo stesso modo. Se non facciamo digiuno vuol dire che esso ci costa e se ci costa forse vuol dire che ci serve.